Ecco la copertina che non vedrete mai
Dopo lo schieramento della fogna sinistroida globalista contro il neo governo eletto dal popolo, anche Famiglia Cristiana ha ben pensato di scagliarsi contro Matto Salvini dedicandogli una copertina indegna titolando
VADE RETRO SALVINI. La CEI, i singoli vescovi, le iniziative di religiosi. La Chiesa reagisce ai toni aggressivi del ministro degli interni. Niente di personale o ideologico. Si tratta del Vangelo.
Ma Matteo Salvini non si lascia intimorire e all’odio e alla violenza risponde pacatamente. Tanto di cappello al neo ministro degli interni Matteo Salvini. Non sarà un santo, non sarà il nostro idolo, ma si sta comportando da gran ministro.
Paradossi: Matteo Salvini propone di rendere obbligatorio il crocifisso nei luoghi pubblici ma #Famigliacristiana lo paragona a Satana. Qualcosa non torna. O sbaglio? Ecco da che parte sta la Chiesa.
Con chi ha distrutto la nazione italiana.
Ovviamente si scagliano contro Matteo Salvini e gli italiani, gli tolgono un grandissimo affare che in questi anni hanno permesso alla Chiesa, e tutto ciò che ruota attorno, di incassare vagonate di milioni di euro all’anno. Di seguito un po’ di materiale in merito…
Difficile fornire una somma precisa. Galantino ad aprile li quantificava in 150 milioni di euro all’anno. Il Def (Documento di economia e finanza) parla invece di 1,8 miliardi dati alle confessioni religiose, principalmente la Chiesa, alla voce “Missione 27”. Capitolo che l’Ufficio bilancio del Senato cita in cima alle spese per l’accoglienza.
A far man bassa di appalti sono le diocesi e la Caritas. L’ente della Cei compare come aggiudicatario in almeno 26 diverse prefetture attraverso le sue diramazioni locali o le fondazioni direttamente controllate. Sondrio, Latina, Pavia, Terni e via dicendo per un importo ben oltre i 30 milioni di euro l’anno. I dati risalgono a tutto il 2016: tra le più ricche la Caritas di Udine, con i suoi 2,7 milioni di euro. Poi la Mondo Nuovo Caritas di La Spezia (1,7 milioni) e infine quella di Firenze (664mila euro). Un capitolo a parte lo merita Cremona, città che ha dato i natali a Monsignor Gian Carlo Perego, direttore Generale di Migrantes (l’ufficio per le migrazioni della Cei). Qui la Chiesa ha fatto bottino pieno: oltre 3 milioni di euro alla diocesi cittadina e 1,6 milioni assegnati alla gemella di Crema. L’attuale vescovo di Ferrara, soprannominato “il prelato dei profughi”, quando guidava la Caritas cremonese lasciò in eredità la cooperativa “Servizi per l’accoglienza” degli immigrati. Coop che ovviamente non si è fatta sfuggire 1,2 milioni di euro di finanziamento nel circuito Cas e altri 2,4 milioni per la rete Sprar 2014/2016 da spartire con altre due associazioni.
“La Chiesa accolga gratis i migranti”, ha chiesto più volte Matteo Salvini invitando i vescovi a dichiararsi pure ospitali, ma senza pesare sui contribuenti. Parole al vento. E così per capire il variegato mondo cristiano nella gestione dell’immigrazione, bisogna pensare al sistema solare: al centro la Caritas (che di solito si occupa solo di coordinare) e tutto intorno un’immensa galassia di organizzazioni più o meno collegate. Vicine al sole ruotano decine di cooperative nate in seno alle diocesi e operative su suo mandato. Spiccano tra le altre la Diakonia onlus di Bergamo, che ha incassato 8,1 milioni. Oppure la Intrecci Coop di Milano, con i suoi 1,2 milioni di euro per l’accoglienza straordinaria a Varese. Dove non arriva la curia ci pensano i seminari, le parrocchie, gli ordini religiosi e le fondazioni. Come la “Madonna dei bambini del villaggio del ragazzo”, che l’anno scorso ha festeggiato l’assegnazione di 1,5 milioni di euro.
07.08.2017: Migranti, la Cei predica accoglienza (ma la fa a spese dello Stato)
06.09.2014 Accogliere gli immigrati: ecco quanto si guadagna
La rete ecclesiale si è mobilitata da tempo per far fronte agli sbarchi. L’impegno di Migrantes, Cism e del Coordinamento di Reggio Calabria. Sono circa 10.000 i minori accolti nell’ultimo anno nelle diverse case famiglie e nelle comunità
Non solo un tetto e del cibo ma anche affetto e speranza: è quanto offrono agli immigrati i frati francescani diS. Francesco a Ripa Grande, nel quartiere di Trastevere a Roma. La struttura che risale all’800, negli anni ’70 ospitava studiosi di teologia. Su 25 stanze, solo sette oggi sono occupate da religiosi, mentre nelle altre, vuote, vengono ospitati profughi e bisognosi. Ma ci sono anche altri esempi presso i frati minori conventuali di Enna, i Guanelliani a Lecco, i Pavoniani in Valsassina, gli Oblati di San Giuseppe in Sardegna, gli Scalabriniani a Roma e Foggia.
Ed è qui che il “piatto” immigrazione si fa ricco, rileva l’inchiesta: “i primi soldi sono pronti per andare dritti nelle tasche di quelle onlus e quelle coopche ogni anno diventano più ricche a spese dello stato. I 2.400 posti del Cara di Mineo costeranno 50 milioni che verranno spartiti in lotti tra la cooperativa La Cascina di Roma, il Cns di Bologna e il Gus marchigiano per vitto, servizi di pulizia e assistenza in genere. Altri 1.170 posti sono stati già reperiti ad Agrigento per 30 milioni. L’hotspot di Milo in provincia di Trapani ospiterà 400 migranti per 15 milioni annui, quello di Palermo 500 (15,5 milioni) mentre a Pozzallo, in provincia di Ragusa, 1.350 posti costeranno 17,2 milioni. A Enna altri 550 posti (23 milioni), a Messina 250 (11 milioni). In Calabria la parte del leone la recita il Cara di Crotone con 1.216 posti (60 milioni) gestito dalla Miser.Icr di Capo Rizzuto, in Puglia sarà Taranto a fare il pieno di arrivi: 1.812 posti per 21 milioni e mezzo. E siamo solo ai preventivi, non si esclude che da qui a fine anno il modello standard possa essere sottoposto a modifiche”. Insomma, tirando le somme, sappiamo già chi può sorridere e chi no.
18.03.2018 Accogliere i migranti è un salasso, 6 miliardi di euro: le coop se la ridono
Piuttosto perché nel prossimo numero di Famiglia Cristiana non mettono la seguente copertina?
LA COPERTINA CHE NON VEDRETE MAI Sweet Candy
Visto che Famiglia Cristiana non lo mette in prima pagina lo mettiamo noi.
Questo è il viso del prete pedofilo arrestato per violenza aggravata su una bambina a prato.
Si è giustificato davanti al magistrato che è stata la bambina a prendere iniziative
ATEO = chi nega l’ esistenza di Dio ;
AGNOSTICO: chi non prende una posizione precisa in materia religiosa e ne rimane estraneo .
CREDENTE : chi ha fede nel trascendente e osserva i precetti di una religione, divenendo esempio vivente di ciò che essa predica.
BIGOTTO : Chi assiduamente e scrupolosamente osserva le pratiche del culto senza afferrarne l’intima essenza religiosa; bacchettone, pinzochero ( da Wikipedia )
ROMPIPALLE : chi fa la morale agli altri e agisce peggio.
(Foto e parole prese dal web)